Roma, 10 Ottobre: a Montecitorio doppia manifestazione contro la malagiustizia familiare
E' iniziato il conto alla rovescia per la terza edizione della manifestazione nazionale contro la malagiustizia familiare. Il prossimo 10 Ottobre, infatti, i rappresentanti di decine di associazioni per la tutela dei diritti della famiglia sfileranno a Piazza Montecitorio per protestare contro l'indifferenza della classe dirigente verso la famiglia e i diritti di figli e genitori.
Le dimensioni del disagio - nato da oltre venti anni sulla scorta di profondi mutamenti della società civile - sono aumentate dal 2006, anno di nascita della legge sull'affido condiviso, subito sabotata dalla magistratura di ogni livello e ancora oggi carta straccia. A questo argomento "evergreen" si sono presto aggiunti quello degli allontanamenti ingiustificati dei minori dal proprio nucleo familiare, quello della rivisitazione del processo familiare, quello della revisione delle funzioni degli assistenti sociali e, su tutto, quello della responsabilità civile dei magistrati.
Proprio di recente, infatti, L'Unione Europea ha rimproverato all'Italia di non avere una normativa che punisca adeguatamente gli errori dei giudici. In particolare, ciò che viene maggiormente addebitato è l'impossibilità di sanzionare il magistrato che sbaglia "nell'esercizio tipico delle sue funzioni di interpretazione delle leggi".
Equivale a dire che un chirurgo ospedaliero non è punibile se dimentica un bisturi, durante un intervento chirurgico, dentro l'addome di un paziente.
Si sa, L'Italia è ancora il paese delle caste, e questo penalizza l'immagine della nostra nazione agli occhi dei paesi giuridicamente più evoluti. Un paese dove i cittadini crescono e maturano più velocemente del diritto, che rimane ancorato a vecchi schemi desueti applicabili cinquanta anni fa.
Per questo motivo, la manifestazione del 10 Ottobre acquista un sapore diverso, e porta con sè una maggiore consapevolezza di tutto il movimento associativo familiarista. "Rispetto a solo 5 anni fa", afferma Alessio Canale, Portavoce di ADIANTUM, "i contenuti della protesta sono cresciuti e tendono ormai a rappresentare i più disparati temi inerenti i diritti della famiglia. Giustizia, lavoro, sanità, sicurezza, scuola ed università sono temi imprescindibili ai quali ci si deve prestare attenzione. Le associazioni si sono evolute e oggi rappresentano un bagaglio culturale tecnico che tutti ci invidiano". "Le stesse Istituzioni", continua Cardinale, "ci individuano come interlocutori affidabili ed equilibrati per trattare i temi a noi cari, e il numero degli attivisti cresce di giorno in giorno. E' arrivato il tempo di pensare ad un nostro ingresso nei palazzi della Politica, dove inviare nostri rappresentanti diretti, gli unici che possano lavorare per le famiglie senza essere schermati da interessi di parte".
Ma a Roma non si manifesterà solo a Montecitorio. Una folta delegazione di "Genitori a Vita", da Catania, chiederà udienza al Papa manifestando direttamente in Vaticano fin dal giorno precedente (il 9 Ottobre). Andrea Poma, presidente di GaV, ha in serbo iniziative clamorose e di effetto.
Si spera in un sostegno corale di tutti manifestanti anche a questa iniziativa.