AFFIDO CONDIVISO, CONVEGNO A PALAZZO PIRELLI - IL CONSIGLIERE SAGGESE: “DECRETO VARATO DA GOVERNO METTE A RISCHIO LA LEGGE DEL 2006”
AFFIDO CONDIVISO, CONVEGNO A PALAZZO PIRELLI - IL CONSIGLIERE SAGGESE: “DECRETO VARATO DA GOVERNO METTE A RISCHIO LA LEGGE DEL 2006”
MILANO, 30 GENNAIO 2014 - Affido condiviso dei figli: cosa cambierà con l’entrata in vigore del decreto legislativo varato dal governo Letta lo scorso 13 dicembre? Di questo si parlerà nel corso del convegno in programma mercoledì 12 febbraio a Palazzo Pirelli, a Milano. Il convegno, con inizio alle ore 18, è stato organizzato da Antonio Saggese, consigliere regionale del gruppo Maroni Presidente.
“Il Decreto legislativo che entrerà in vigore il prossimo 7 febbraio –spiega Saggese - , rappresenta un vero e proprio atto di forte indebolimento dell’affido condiviso dei minori e dei suoi principi ispiratori, attuato dal governo Letta oggi in carica. Il decreto, infatti, mette sullo stesso piano i figli nati dentro e fuori dal matrimonio e allo stesso tempo, di fatto, relega uno dei due genitori a “genitore senza residenza abituale del figlio”. Inoltre, priva qualsiasi strumento di opposizione al cambio di residenza e all’allontanamento del minore deciso unilateralmente dal genitore collocatario, rendendo l’altro genitore vittima dell’invenzione giuridica della residenza abituale. Con il Governo Letta, il nostro Paese, in tema di separazione dei genitori fa un salto nel passato e sotto il profilo giuridico ritorna a configurare la presenza del genitore di serie A e il genitore di serie B”.
“Norme che avrebbero dovuto solamente essere ricollocate e rinumerate all’interno del codice civile, in realtà – denuncia Saggese - sono state completamente riscritte andando ad indebolire l’Affido condiviso dei minori in materia di separazione, espugnando il Parlamento della sua funzione legislativa, con la modifica nella forma e nella sostanza della Legge del 2006. Con un colpo di spazzola è stata modificata un legge dello stato, approvata all’unanimità da entrambi i rami del parlamento, e per la quale ci sono voluti 20 anni di lotte associative e 4 legislature prima della sua approvazione”