TASI PER PAPA' SEPARATI NEL COMUNE DI MILANO
Nel Comune di Milano la TASI (TAssa sui Servizi Indivisibili), in caso di separazione con assegnamento della casa a uno dei coniugi, viene richiesta al proprietario dell'appartamento e non a chi lo occupa in realtà. Ciò avviene in contrasto con le indicazioni del Ministero per le Finanze e rende la TASI una tassa di stampo sessista, ulteriormente punitiva nei confronti dei padri separati in quanto è noto che sono statisticamente i padri la maggioranza delle persone che debbono abbandonare la propria casa e allontanarsi dai figli.
Per contribuire a far cambiare questa deprecabile scelta del Comune, è stata inviata una lettera aperta al Sindaco di Milano dr. Avv.Giuliano Pisapia, che è in allegato.
Per sostenere questa iniziativa che vuole porre sullo stesso piano i genitori separati, dando loro quelle pari opportunità così tanto perseguite dalla Giunta Pisapia, è possibile inviare una email al Sindaco stesso, all’Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute di Milano dr. Pierfrancesco Majorino e al Ministro dell’Economia e delle Finanze prof. Pier Carlo Padoan, allegando la lettera oppure con un vostro testo o con quello suggerito poco sotto.
Le email a cui inviare:
sindaco.pisapia@comune.milano.it,
assessore.majorino@comune.milano.it,
segreteria.ministro@tesoro.it,
info@papaseparatilombardia.org
Si invitano gli interessati a inoltrare questo messaggio ai propri contatti per la massima diffusione e passaparola.
Si veda a tal proposito l'articolo apparso questa settimana su "Il Giorno": articolo TASI
___________ Eventuale testo da allegare____________________________
Illustrissimo Sindaco di Milano, mi associo alla lettera aperta a Lei indirizzata riguardo la discriminazione che viene fatta con l’applicazione della TASI nei confronti dei genitori separati, in contrasto con le indicazioni del Ministero delle Finanze.
Non sono d’accordo che il Comune di Milano applichi questa tassa che va a colpire pesantemente soprattutto i padri separati, risultando di fatto una tassa di tipo sessista.
Le chiedo di riconsiderare e correggere le norme di applicazione della TASI in questa ottica.
Distinti saluti