IL GIORNALE Roma 21.11.2006 - Cintura di castità, protesta shock dei padri separati
Dal Giornale Roma n. 275 del 21-11-2006 pagina 4
Cintura di castità, protesta shock dei padri separati
Hanno indossato cinture di castità, in alluminio e con lucchetto, per rivendicare ancora una volta i loro diritti sull'affido condiviso dei figli e per sollevare l'attenzione contro i rapimenti dei figli da parte dell'ex coniuge. All'insegna dello slogan «Italia: no family zone», è la singolare protesta messa in atto ieri mattina, agli arrivi internazionali dell'aeroporto di Fiumicino, tra la curiosità dei viaggiatori, da una quindicina di padri separati, aderenti alle associazioni «Figli Negati» e «Caro Papà», riuniti nel movimento «Armata dei padri», invitando alla castità gli stranieri che arrivano a Roma. «Solo così - spiegano - potranno evitare che la madre, in caso della nascita di un figlio, possa rapirlo». Con striscioni e cartelli, e indossando t-shirt e cappellini bianchi con al centro un cuore rosso e slogan tipo «Papà c'è, i figli no», hanno così provocatoriamente indossato la cintura, su una calzamaglia nera, per sensibilizzare i viaggiatori in arrivo, distribuendo anche volantini in italiano e inglese, sui motivi della loro protesta, che cade - è stata la scelta del movimento - nella data della Giornata mondiale dell'infanzia. All'iniziativa erano presenti papà che non vedono da anni i loro figli. Tra questi, Salvatore Gallo, papà di Torre Annunziata, che non vede i tre figli da 9 anni, o la mamma di Fabrizio Infante, romano, che non vede la figlia
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Dal Meridiano
L’Armata dei padri invita allo sciopero...del sesso
Roma - Prima con i boxer ora con la cintura di castità. I padri separati invitano allo sciopero del sesso per evitare gravidanze indesiderate e non incrementare la schiera dei “dannati”. In occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, l’Armata dei Padri, che riunisce le associazioni Figli negati e Caro papà e si batte per i diritti dei genitori maschi “vittime” delle loro ex e della giustizia, organizza un sit-in all’aeroporto di Fiumicino a Roma, dalle 9.30 alle 14, davanti all’ingresso degli arrivi dei voli internazionali. “Italia: no family zone” è il titolo dell’iniziativa che la dice lunga su quello che accade nel Belpaese: la legge sull’affido condiviso non viene applicata correttamente in tutti i tribunali e a pagarne le spese, nella maggior parte dei casi, sono i papà, costretti a combattere contro i giudici per avere il “permesso” di amare i propri figli.
«Prendendo spunto dalla protesta a Pereira (città con il maggior numero di morti violente del Paese) in Colombia – si legge in una nota -, dove le mogli e le fidanzate di piccoli delinquenti locali si sono impegnate a seguire l’esempio dell’eroina greca Lisistrata che, secondo Aristofane, esortò le ateniesi a protestare contro la guerra negandosi ai mariti, l’Armata dei Padri, dopo la clamorosa protesta in mutande contro la persecuzione economica dei tribunali italiani, esorta i turisti maschi in vacanza in Italia a praticare lo sciopero del sesso o ad usare la cintura di castità per evitare gravidanze indesiderate». In pratica, i militanti del movimento pacifista internazionale con indosso una cintura di castità distribuiranno un volantino multilingue per spiegare che, in caso di rapimento di un figlio da parte della madre, nessuna legge garantirà al papà il diritto di rivederlo, perché è questo che accade in Italia. Le condanne non servono a darla vinta ai papà, come accaduto a Salvatore Gallo, papà di Torre Annunziata che, nonostante le oltre 100 denunce e la condanna di soli 516 euro per la sua ex moglie, non vede i suoi tre figli da nove anni. Chi ruba un figlio non viene punito, denuncia l’Armata dei padri che torna a protestare in una “veste” piuttosto singolare, ma non c’è da stupirsi. Le donne, oltre a protestare giustamente per la mancata corresponsione degli alimenti, non possono certo negare che i papà separati, quelli “buoni”, sono anche molto fantasiosi.
dal link
http://209.85.129.104/search?q=cache:YkdVwqb4nOwJ:www.ilmeridiano.info/articolo.php%3FRif%3D2556+%22NO+FAMILY+ZONE%22&hl=it&gl=it&ct=clnk&cd=5