CORRIERE DELLA SERA del 18.01.10 - Vivo nell' alloggio sequestrato ai mafiosi
«Dopo il divorzio il Comune mi ha dato un nuovo appartamento»
Evviva il soppalco. Col metro in mano per cercare di sfruttare almeno in altezza i 24 metri del nuovo appartamento in via Vallazze 26, quartiere Città Studi, Flavio Adamo, 40 anni, elettricista neoseparato, tira un sospiro di sollievo: «Ci sta: i miei bambini potranno dormire in un divano letto, per mettere il mio materasso creerò una stanza soppalcata qui sopra». La separazione l' ha costretto a traslocare da una casa di proprietà di 80 metri quadrati a Cinisello Balsamo a un monolocale che gli ha messo a disposizione l' associazione PapàSeparati della Lombardia. Niente affitto da pagare, le uniche spese da sostenere sono quelle per la portineria del palazzo e le bollette dell' elettricità. Le chiavi gliele hanno consegnate a Sant' Ambrogio: l' appartamento è il primo messo a disposizione dei papà di Milano che dopo essersi tolti l' anello dal dito si sono trovati in difficoltà economiche.
È un' ex abitazione di mafiosi che il Comune ha sequestrato e che ha dato in uso gratuito per dieci anni all' associazione PapàSeparati. E ora Flavio Adamo è alle prese con una ristrutturazione fai-da-te. Il monolocale è al quarto e ultimo piano dell' edificio: le tegole rotte del tetto hanno fatto piovere dentro per mesi e mesi, i muri sono impregnati dall' odore di muffa, la parete di cartongesso è pericolante, i mobili marci sono stati appena portati via, lo stesso vale per il frigorifero con i cibi avariati. Allarga le braccia: «Spero di renderlo agibile per febbraio».
La moglie continua a vivere a Cinisello con i figli di 5 e 9 anni, lui ha portato le valigie a casa di un amico d' infanzia: alle elementari condividevano lo stesso pianerottolo in una casa di via Nikolajevka, a Baggio; quando s' è trovato in difficoltà gli è venuto spontaneo chiedergli un letto. Ma precisa: «Voglio togliere presto il disturbo». L' unica preoccupazione sono i figli («Ma per fortuna riesco a vederli spesso, anche perché due volte la settimana facciamo karate insieme»); al portafoglio vuoto fa solo un accenno: «Spesso la separazione di una coppia è figlia di condizioni economiche diventate già precarie». E con l' uscita di casa far tornare i conti diventa sempre più complicato: e se all' assegno di 300 euro per i figli si fosse aggiunto anche l' affitto, con i clienti che pagano sempre in ritardo e la crisi economica che ha fatto rallentare il lavoro... «Ci si può trovare a terra all' improvviso». L' incontro avvenuto per questioni di lavoro con il vicepresidente dei PapàSeparati, Antonio Saggese, gli ha permesso di ritornare a guardare avanti. Del resto, come scrive Rudyard Kipling in If, per essere veri uomini - oltre che buon padri - bisogna essere capaci di piegarsi per ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati, le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante. Simona Ravizza sravizza@corriere.it
Ravizza Simona