MANIFESTAZIONE E PETIZIONE per : Brescia - Manifesti Choc , a Brescia il Papà e' l'orco di casa
Lunedi 22 gennaio 07, è stata organizzata una Manifestazione contro la campagna denigratoria e indiscriminata nei confronti dei padri da parte del Comune di Brescia - LUNEDI' 22 GENNAIO DALLE ORE 9 ALLE 17 DAVANTI AL MUNICIPIO DI BRESCIA IN PIAZZA DELLA LOGGIA 1 . L'Associazione sarà presente e ci auguriamo tutti coloro che leggeranno questa notizia.
Dal GIORNALE dell'11.12.2006
Brescia 11.12.06 - Per difendere le donne, istituzioni e sindacati
hanno deciso di puntare su slogan che descrivono
gli uomini come picchiatori di mogli e figli......
Due immagini choc dove il padre viene evocato come chi
in famiglia parla solo con le mani:nella prima foto una ragazzina mostra l ’occhio livido,e la scritta spiega:«Gli occhi neri sono di suo padre »; nel secondo scatto si vede un
bambino che aggredisce una coetanea al grido di «Lo fa anche papà » ......
«Io lavoro con molte persone di Brescia e so, come dimostrano le statistiche, che la violenza non è prodotta dai padri, ma dalla loro assenza », sottolinea lo psicanalista Claudio Risé........
Consigliamo la lettura dell'articolo per rendersi conto che esiste una cultura denigratoria nei riguardi del padre. Guarda caso proprio a Brescia dove abbiamo voluto organizzare, IL 10.12.06, il III Festival della Paternita'. |
Servizio di RAI 2 |
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Ad oggi hanno aderito 71 persone (aggiornamento settimanle)
difensorecivico@comune.brescia.it
cultura@comune.concesio.brescia.it
barilla@comune.gardonevaltrompia.bs.it
comune.lumezzane@cert.legalmail.it
segretario@comune.marcheno.bs.it
ottelli.massimo@comune.sarezzo.bs.it
cgil_lombardia@cgil.lombardia.it
info.lombardia@cisl.it
urlombardia@uil.it
centrodicontatto@welfare.gov.it
urpminsalute@sanita.it
iap@iap.it
info@papaseparatilombardia.org
I Firmatari del DOCUMENTO PER IL PADRE hanno cominciato a far circolare il seguente documento.
Al fine di procedere con una denuncia dei committenti e di tutti i soggetti coinvolti in questa operazione mediatica per violazione dei seguenti articoli della Costituzione Italiana:
art. 2 sulla tutela dei diritti inviolabili dell'essere umano (in particolare la dignità umana), art. 3 sulla pari dignità sociale di tutti i cittadini (gli onesti padri di famiglia svalutati da queste pubblicità) e sulla deliberata attuazione di comunicazioni che limitano il pieno sviluppo della persona umana (i giovani la cui prospettiva di futuro come figura paterna è stata annichilita), art.31 e art. 32 sulla protezione (della salute psichica e fisica) dell'infanzia e della gioventù (i bambini recettori, vittime del messaggio disorientante affisso sui muri della loro città, e i bambini utilizzati per la pubblicità, che hanno rappresentato una notevole fonte di lucro su cui intendiamo fare chiarezza rendendo pubblico al più presto il nome dell'azienda di comunicazione nonché le spese che questa operazione ha comportato per la cittadinanza di Brescia)
inviamo la presente per una perizia della strategia comunicativa utilizzata ed un esame ad opera di esperti dei potenziali danni cui sono stati e sono esposti i destinatari dell'operazione mediatica
1) al MED, l'associazione italiana costituita dai più autorevoli pedagogisti e studiosi della media education, nata con lo scopo di valutare l'impatto che la cultura dei media produce sui cittadini e sulle nuove generazioni, 2) all'Istituto dell'autodisciplina pubblicitaria che ha tra le sue finalità quella di verificare la correttezza e l'onestà del messaggio pubblicitario valutandone anche l'effetto sul destinatario 3) al Ministero della Solidarietà sociale presso il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza ed il suo Osservatorio destinati dal Governo Italiano alla tutela della salute fisica e psichica dei minori www.minori.it 4) al Ministero della Salute presso il Dipartimento della Prevenzione della Comunicazione che ha come compito quello di vigilare sul territorio nazionale in tema di tutela della salute, delle condizioni di vita e di benessere delle persone 5) al Ministero della Pubblica Istruzione segnalando l'effetto diseducativo di queste pubblicità che mettono in ombra l'immagine paterna proprio mentre lo stesso Ministero ha avviato una campagna di interlocuzione specifica con padri e madri per tutelare il bene dei figli http://www.pubblica.istruzione.it/index_famiglie.shtml 6) a tutti i cittadini affinché conoscano come vengono usati i loro soldi e nell'interessi di chi.