IL TEMPO - 10.02.07 - Mia madre da giorni non mi dà più da mangiare
di MARINA MINGARELLI FROSINONE — Mia madre da giorni non mi dà più da mangiare.
Per comprarmi un pezzetto di pizza sono costretto a rubarle qualche spicciolo dal portafogli. La notte poi non riesco a dormire, a causa degli amplessi sessuali che consuma con gli amanti di turno», sono le parole di Luca (il nome è di fantasia) un ragazzino che non ha ancora compiuto quindici anni, agli agenti di polizia di Frosinone che hanno messo a verbale le sue dichiarazioni. Ieri mattina il minorenne ha preso coraggio a due mani e si è recato negli uffici della questura per denunciare quella mamma assente che di giorno dormiva e che la notte portava in casa uomini sempre diversi. Figlio di genitori separati, il ragazzino era stato affidato alla donna, una trentacinquenne molto avvenente che risiede nella parte bassa della città. Ma quella convivenza lo stava totalmente annientando non solo sotto l’aspetto psicologico ma anche fisico visto che il suo organismo si stava debilitando. Da mesi la sua sopravvivenza dipendeva esclusivamente da un compagno di classe al quale aveva raccontato la situazione di disagio che stava vivendo. L’amico, comprensivo e generoso, sovente gli portava il cibo a scuola per farlo rifocillare. Ma Luca non poteva andare avanti in questo modo. Lui aveva tutto il diritto di trascorrere serenamente la sua adolescenza. Doveva regire. A convincere il ragazzino a rivolgersi agli uffici della divisione Anticrimine, proprio il padre del compagno di classe, informato del caso dal figlio. Così ieri mattina, davanti ai poliziotti allibiti da quella storia il minorenne ha raccontato la sua vita disagiata, con quella madre che lo teneva a digiuno e che pensava soltanto a portarsi a letto gli amanti. Lui, intelligente e vivace, aveva voglia di «normalità». «È un ragazzino sveglio e capace - ha dichiarato il dirigente della divisione Anticrimine Mino De Santis - ci sono buone possibilità di recupero. Al momento lo studente, che verrà seguito da due assistenti sociali è stato affidato a una casa famiglia del capoluogo, affinché il tribunale dei minori prenda posizione». Nessuna indicazione da parte della questura circa le generalità del padre, per evitare che il minorenne possa essere identificato. Ma non si esclude che il giudice - nei prossimi giorni - possa pronunciarsi positivamente nei confronti del genitore e ritenerlo idoneo all’affidamento del figlio. Intanto la mamma è stata denunciata alla procura della Repubblica per atti osceni, maltrattamenti e ommissione di assistenza su minore.
sabato 10 febbraio 2007 Leggi l'articolo