IL TEMPO : DADDY'S PRIDE , IL «PAPÀ PRIDE»
IL «PAPÀ PRIDE» BATTUTO DALLO SPORT
di GRAZIA MARIA COLETTI
POVERI PADRI separati, persino lo sport viene prima di loro. Il primo Daddy’s Pride avrebbe dovuto sfilare nella Capitale il 18 marzo. Ma l’Orgorglio dei papà di tutto il mondo dovrà condividere via dei Fori Imperiali con la Maratona di Roma. L’Armata dei padri non ci sta. Il movimento pacifista composto dalle associazioni Figli Negati, Papà Separati Lombardia e Caro Papà protesterà domani davanti al Ministero delle Pari Opportunità anche per ribadire che già un anno fa la Questura aveva autorizzato una marcia mondiale di tutti i papà del mondo il 18 marzo ai Fori Imperiali, mentre è dell’ultim’ora la notizia che la Maratona di Roma si terrà nello stesso percorso e nello stesso giorno della marcia. «Anche la Festa del Papà, l'unica che abbiamo, deve essere messa in subordine ad attività sportive?» si chiede il presidente dell’associazione Figli Negati, Giorgio Ceccarelli tirando le somme. «Con tutto il rispetto per i partecipanti e per gli amanti di tale specialità sportiva, perché non si è scelta un’altra data? Perché non si è tenuto conto del diritto di precedenza già acquisito dalla nostra richiesta? Cosa succederà il prossimo 18 marzo a Roma in via dei Fori Imperiali? Verranno da tutto il mondo. Dobbiamo cancellare anche questa data? La festa del Papà non deve più esserci? Vale più la Maratona di Roma della Festa mondiale dei Papà? Cosa dobbiamo credere che chi arriva prima a decidere una data arriva poi secondo perché privo di sponsor, o peggio perché categoria discriminata e priva di valore sociale?». Ma l’appuntamento davanti al ministero delle Pari Opportunità (largo Chigi, dalle 9.30 alle 13.30) sarà anche l’occasione, nel primo anniversario dell'approvazione della Legge sull'Affido Condiviso (L.54 8 feb. 2006) e della proclamazione da parte dell'Unione Europea del 2007 come anno delle Pari Opportunità per Tutti, per chiedere al ministro Barbara Pollastrini una Casa del Papà che aiuti i padri in difficoltà affettive ed economiche. L’Armata dei padri vuole anche conoscere gli interventi messi in atto, o in preparazione, sulle discriminazioni dei padri separati, in violazione dell'art. 3 della Costituzione (tutti uguali senza distinzione di sesso), sui rapimenti dei figli da parte delle madri («l'Italia è il Paese più permissivo del mondo», sottolinea L’armata dei padri) e sulla nuova legge sull'affido condiviso che sarebbe «disattesa in molti tribunali».
mercoledì 7 febbraio 2007