ADNKRONOS - Suicidi giovanili: Il 44% dei ragazzi assistiti erano figli di genitori separati o divorziati.
Milano, 26 nov. (Adnkronos Salute) - In 7 casi su 10 soffrono di un disagio psichico spesso incompreso, e in uno su 5 fanno uso di cannabis o cocaina. Ma molte volte le loro vite si spezzano senza una ragione apparente, fulmini a ciel sereno che finiscono 'archiviati' tra i misteri della cronaca nera italiana. Il suicidio giovanile è un dramma in crescita e la Lombardia detiene il triste primato nazionale del maggior numero di ragazzi fra gli 11 e i 24 anni che decidono di farla finita, con punte massime intorno ai 16 anni. E in regione a indossare la 'maglia nera' è proprio l'area di Milano e provincia, dove i casi arrivano a 1.000-1.500 ogni anno. Un gesto estremo che, quando fallisce e non viene gestito al meglio, viene ripetuto nel 50% dei casi entro i primi due anni. A ricordare i numeri dell'emergenza, oggi a Milano, è Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Psichiatria dell'ospedale Fatebenefratelli cittadino...
..... Il 44% dei ragazzi assistiti dal nuovo servizio, infatti, aveva una cosiddetta familiarità psichiatrica positiva (problemi psicotici in famiglia), e sempre il 44% aveva genitori separati o divorziati. Il 19% consumava cannabis o coca, e nel 75% di casi all'origine c'era un disagio di vario genere: disturbi di personalità (24%), ansioso-depressivi (12%), psicotici (6%) o disturbi depressivi e della personalità associati (34%). E proprio alla luce di questi dati, "tutti i ragazzi che sono giunti in Pronto soccorso dopo un tentativo di suicidio sono stati inviati a specialisti della salute mentale per proseguire il trattamento", ribadisce Mencacci.......