Basiglio (Mi) - Gli assistenti sociali hanno sbagliato e i bambini tornano a casa
Dopo Chivasso, ora c'e' Basiglio nella nostra Regione. Un'altra famiglia nelle mani dei Servizi Sociali. Un'altra famiglia che si è vista sottrarre i propri bambini da operatori pagati con i soldi pubblici che , come affermato da Don Mazzi "sono lontani dal mondo . Giudicano sulle scartoffie".
Questa volta, ma solo questa volta, è stato svelato l'errore ma sopratutto la società civile si è compattata per ostacolare la leggerenza con cui le problematiche famigliari vengono affrontate dalle Istituzioni.
Da ill GIORNALE Del 18 maggio 2008. ERRORE PER ERRORE COSI NASCE UNA CLAMOROSA INGIUSTIZIA
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Da LIBERO del maggio 2008. MACCHE' ABUSI , ANCHE IL FRATELLO TORNA IN FAMIGLIA
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I minori sono tornati a casa, ma il legale della famiglia non intende sorvolare sui danni causati ai minori dalla troppa leggerezza con cui gli uomini, che operano nelle Istituzioni pubbliche del paese, hano gestito la situazione.
Leggi la Conferenza stampa dei legali della famiglia danneggiata
L'operato dei Servizi Sociali del Comune di Basiglio è stato condannato dalla cittadinanza nel corso della fiaccolata organizzata martedi 06 maggio a cui ha partecipato anche la nostra Associazione.
L'Associazione Papà Separati Lombardia insieme all'Associazione Figli Liberi ha infatti partecipato, alle iniziative di piazza, in segno di solidarietà e di testimonianza delle mancanze dei servizi sociali, sempre più accusati, dai padri e dalle famiglie che si rivolgono a noi, di leggerezza, incapacità ed eccessiva discrezionalità senza alcuna responsabilità del proprio operato.
Denunciamo il fallimento dei servizi sociali e chiediamo la loro riforma, nonché la condanna di coloro che, sbagliando, creano danni irreparabili nella vita delle persone oneste e per bene.
Leggi il Corriere della Sera del 07 maggio
dal Corriere della Sera del 24.04.2008
BASIGLIO - Una fiaccolata «che arrivi davanti al Comune». E una raccolta di firme, da portare al sindaco per chiedergli di «insistere con i servizi sociali e liberare i due fratellini chiusi in comunità ». Ecco la risposta delle mamme di Basiglio all'allontanamento di Giorgia e Giovanni, i bambini (di 9 e 13 anni, i nomi sono di fantasia) strappati alla loro famiglia dopo un disegno osé trovato dalla maestra sotto il banco della piccola. Solidarietà e sospetti, Basiglio si divide. Con il caso dei due bimbi che rimbalza di bocca in bocca, che scuote le coscienze, che fa discutere ai giardini, al club sportivo, al campetto di calcio. «Razzisti noi? State sbagliando», dice una mamma a passeggio con il cane. Un'altra, tra le sostenitrici di Pietro e Lucia, i genitori dei fratellini: «Qui c'è molto classismo, le famiglie controllano il pedigree di tutti».
Luci e ombre. E una comunità che monsignor Franco Cecchin, a capo del Decanato di Lecco (e per 15 anni parroco a Milano 3 - Basiglio), conosce bene. «Quando ho saputo dei due bambini — dice — ci sono rimasto malissimo. Invito tutti ad abbassare i toni e a non colpevolizzare i protagonisti di questa vicenda. La mamma? Certo che so chi è. Una brava persona, si è sempre data da fare in parrocchia». Ieri, nel piccolo Comune immerso nel verde, ronde di vigili controllavano gli spostamenti di fotografi e giornalisti. A scuola si è tenuto un consiglio di istituto straordinario. «Abbiamo discusso a lungo — conferma uno dei presenti — ed espresso la nostra incredulità rispetto a tutto quello che è accaduto ».
La preside, Graziella Bonello, ribadisce: «Se ci fossero stati episodi di bullismo (ipotesi sostenuta dalla famiglia, ndr.) la maestra li avrebbe immediatamente segnalati». Oggi i genitori dei due bambini vedranno la piccola per la prima volta dopo 42 giorni. E mentre proseguono gli accertamenti del Tribunale per i minorenni e della Procura (le consulenze grafiche e psicologiche sono fissate per il 28 aprile e il 6 maggio), anche la difesa sta muovendo i suoi passi. Il legale della famiglia, l'avvocato Antonello Martinez (che presta gratuitamente la sua consulenza), ha fatto sapere che la coppia ha incaricato due periti di parte: Marco Casonato, ordinario dell'istituto di psicologia alla Bicocca, e Katia Guizzardi, grafologa. Quest'ultima avrebbe già esaminato il disegno con la scritta «Giorgia fa sesso con suo fratello per 10 euro» escludendo che l'autrice possa essere la bambina. «Lunedì — continua Martinez — presenteremo reclamo contro la decisione del giudice». Con un appello, i genitori si rivolgono a «quanti sono stati solidali con noi e hanno rispettato il nostro silenzioso dolore»: «Aiutateci a farli tornare al più presto a casa ».
Annachiara Sacchi
Da Milano 2.0
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Niente da fare, la situazione a Basiglio sulla vicenda del disegno osè non si sblocca. Nonostante la testimonianza che scagionerebbe Giorgia (la bambina di 9 anni allontanata dalla famiglia insieme al fratello) non ci sono segnali di cambiamento.
L'avvocato della famiglia non si pronuncia, in quanto continua a battersi per la liberazione dei bambini. L'equivoco sembrerebbe chiarito ma ancora non si muove nulla. La burocrazia rende le cose molto più macchinose.
La perizia calligrafica dovrebbe essere depositata tra una quindicina di giorni e non è ancora stato nominato uno psicologo (dopo un mese e mezzo dall'allontanamento). Senza contare che la Corte d'appello non si è ancora pronunciata sul ricorso presentato dal legale. Insomma, si sospetta che anche a vicenda chiarita prima che i bambini possano riabbracciare i genitori potrebbe passare ancora un mese.
Intanto in un'intervista il papà dei bambini racconta che il figlio piange e chiede di essere riportato a casa.
Le mamme hanno deciso di fare una fiaccolata martedì sera per chiedere che i bambini rientrino in famiglia al più presto dopo più di un mese di "esilio forzato". Esprimono solidarietà, cercando di cancellare l'immagine negativa del paese che è stata data nei primi giorni.
Infatti Basiglio era stato dipinto come un paese razzista e discriminante nei confronti di chi ha meno possibilità economiche, in quanto quella zona è abitata da famiglie molto abbienti. Si sono raccontate storie di bullismo nei confronti di bambini che non possono permettersi lussi, tormentati con feroci prese in giro se non con botte.
Il sindaco racconta che il clima nella cittadina non è dei migliori, in quanto la vicenda è molto delicata. A Basiglio si conoscono tutti, si bisbiglia e si parla un po' ovunque della vicenda e arrivano voci di solidarietà nei confronti della mamma che avrebbe "confessato" che l'autrice del disegno probabilmente era sua figlia.
Certo, ammettere che una figlia ha fatto un disegno, una "bravata" che ha causato l' allontanamento dei figli di una famiglia non deve essere stato facile.