TGCOM - Madre "rapisce" i suoi figli
La donna sarebbe fuggita in Polonia
Una scelta disperata quella di una donna italiana, che da anni si contende la custodia dei figli assieme all'ex marito tedesco. La donna è riuscita a "rapire" i suoi bambini e portarli in Polonia. La donna già nell'autunno del 2008 li aveva portati in Italia, contro la volontà del padre, ma l'intervento dello Jugendamt, l'organizzazione tedesca con veci di assistente sociale, l'aveva costretta di nuovo a separarsi dai suoi bambini.
Prosegue dunque la vicenda di Marinella Colombo, separata dal 2006 da Tobias Ritter. I due si contendono la custodia dei figli, ma la parte del leone sembra averla proprio lo Jugendamt. L'organizzazione tedesca in passato è stata accusata di difendere gli interessi tedeschi contro quelli dei cittadini di ogni altro paese, ma è anche vero che si occupa in modo eccezionale della difesa dei giovani sottoposti a violenza.
La signora Colombo non ha avuto dall'Italia lo stesso sostegno. Dieci interrogazioni parlamentari non hanno avuto risposta, gli interventi al Parlamento europeo non sono serviti a nulla e inutile è stato organizzare manifestazioni e raccogliere la solidarietà di migliaia di cittadini. L'unica soluzione le è sembrata ancora una volta recarsi in Germania e portare via i suoi figli, Leonardo, 11 anni, e Nicolò di 8.
"Ho visto i miei figli soli per strada, li ho chiamati e loro sono immediatamente venuti via con me" scrive la Colombo in una lettera inviata all'onorevole Cristiana Muscardini, deputata europea del Pdl," stanno bene anche se i traumi degli ultimi mesi sono evidenti". "Tornerò in Italia solo quando il mio Paese mi avrà confermato il suo appoggio" continua la donna.
Oliver Karrer, ispiratore di Ceed, l'organizzazione che combatte lo Jugendamt, conferma: " E' fuggita all'estero era il solo modo, si è recata in Polonia". Intanto per il 17 marzo è fissata l'udienza italiana in cassazione per discutere il caso.