IL GIORNO del 18/01/11 - Voglio solo essere un buon padre
La battaglia di Riccardo per riabbracciare il figlio portato in Austria dalla madre.
Di Daniele De Salvo
E' rimasto per mesi interi senza riuscire a vedere suo figlio e anche adesso che gli è permesso incontrarlo ci sta insieme solo due ore al sabato mattina, sotto la supervisione di un sorvegliante in un centro specializzato, due al pomeriggio e quattro la domenica, ma appena una volta ogni due settimane. A sottrargli il figlio di appena tre anni, è stata la sua ex che vive in Austria e che gli impedisce in ogni modo di esercitare il suo ruolo di buon genitore. E' un'azione illegale secondo le norme italiane e le direttive europee, ma tra la ragione sulla carta e il riconoscimento dei diritti spesso c'e' molta differenza. Riccardo Cassarino, 33 anni, di Paderno d'Adda, tuttavia non si arrende ed ha intrapreso una difficile battaglia giudiziaria. Tutto sembra pero' giocargli contro : la legislazione austriaca, il fatto di essere un papà invece che una mamma, il tempo, la distanza, persino le istituzioni del nostro paese dalle quali non ha ricevuto alcun aiuto, anzi. L'incubo per il padre di famiglia è cominciato nel settembre 2009. L'amore tra lui e la sua convivente, madre di loro figlio, è finito. Pur di non perdere il figlio lui ha accettato anche di mantenerla sino a quando non avrebbe trovato un altro lavoro. Nel frattempo hanno avviato un percorso di mediazione familiare con gli esperti ma non ha impiegato molto a capire che la situazione stava precipitando "faceva di tutto per impedirmi di stare con lui" .............