COMO - MANIFESTAZIONE 09.02.2012 -
Manifestazione per giovedì 9 febbraio 2012, alle ore 10, in piazza Vittoria (piazza del mercato), a Como
Quando due anni fa incontrò l'associazione PapàSeparatiLombardia Onlus, Roberto non immaginava l'attuale epilogo per i suoi bambini.
Roberto ci chiese come poteva difendersi dalle coltellate che più volte aveva ricevuto dalla moglie, dato che in pronto soccorso, dove lavora come infermiere, non sapevano cosa fare. Si è rivolto anche ai Servizi Sociali (SS), dove la violenza sugli uomini non è ammessa. E così la successiva ed inevitabile separazione coniugale è stata incredibilmente pilotata, con l'espulsione di Roberto dalla vita dei suoi bambini, che hanno dovuto rimanere con una madre problematica. Problematica al punto che i SS dapprima hanno caldeggiato presso il giudice il collocamento dei bambini presso lei stessa, per chiamare dopo un anno con urgenza il giudice a decretare il ricovero dei bambini in comunità.
E' una prassi che conosciamo bene: prima si elimina il padre con l'affidamento dei minori ai SS, al punto che Roberto non ha più visto liberamentre i propri figli per più di un anno; diventa poi facile eliminare la madre rimasta sola e caricare il comune di Ponte Lambro (Como) di oltre 50.000 euro all'anno, o forse 100.000 euro, per il mantenimento dei 3 bambini in comunità.
Oggi i SS accusano Roberto di non potere fare il padre, perchè lavora (!), perchè non ha tutto lo stipendio (versa 500-750 euro al mese a favore dei bambini!) e perchè vive in un monolocale (nella separazione giudiziale è stato deciso che Roberto doveva lasciare la signorile casa coniugale!).
Dalle macerie di una famiglia rimane integro solo lo squallido guadagno di qualcuno. Tre bambini che pagano per i problemi della madre. E un padre perfetto che non può fare il papà. Confidiamo in una giustizia di famiglia che sappia liberarsi dai cattivi consiglieri e dai pregiudizi anti-padre.