11 giugno - Il Diritto dei Figli al Parlamento Europeo
A piedi, per 1700 km, dal Sud al Nord Italia e viceversa: questa è la pacifica e dirompente manifestazione civile condotta da Antonio Borromeo, papà separato dai propri figli, soltanto per potere stare un po' più tempo con i suoi due bambini, che hanno seguito su internet, tappa per tappa, il massacrante pellegrinaggio del padre.
Fino a Strasburgo, per allertare il Parlamento Europeo, che legifera su tutto, lampadine comprese, dimenticando al buio i bambini ed i ragazzi di tutte le regioni d'Europa. Tra il 18% degli europei da 0 a 34 anni che hanno perso ogni contatto con il loro padre a causa di separazione e divorzio, ci sono anche i figli dei parlamentari europei.
Per questo motivo, l'europarlamentare Matteo Salvini riceverà martedi 11 Giugno al Parlamento Europeo papà-gump Antonio Borromeo, accompagnato da Domenico Fumagalli, Presidente Onorario e responsabile per le relazioni internazionali dell'associazione PapàSeparatiLombardia: per dare luce e voce a una moltitudine di giovani senza più padre che si espande di oltre un milione di europei all'anno e va ad ingrossare le file della disoccupazione giovanile e dell'abbandono scolastico; sono questi gli europei di serie inferiori, relegati a non-lavoro-non-studio perchè fin da piccoli costretti ad essere non-figli.
Privare un minore di compagnia, educazione e competenze paterne significa impoverirlo e togliergli il diritto di crescere come tutti i ragazzi. Il Parlamento Europeo si limita a legiferare in tema di famiglia costringendo gli stati-membri ad accettare incondizionatamente le decisioni giudiziarie stabilite di altri stati-membri, mentre la Corte Europea si limita a comminare condanne di poche migliaia di euro agli stati-membri acquiescenti alla totale distruzione del rapporto padre-figli. Il conto finale lo pagano i figli dell'Europa.
Regione Lombardia è la prima tra le 272 regioni europee che si farà carico di interrompere, attraverso un impianto legislativo tra i più avanzati d'Europa, questa tragica trasmissione da padre in figlio di povertà affettiva, educativa ed economica imposta dagli stati-membri ai cittadini propri e di altri paesi.