Non richiamava il figlio al cellulare
Sentenza del Tribunale di Roma secondo il quale la signora denunciata dall'ex marito violava l'obbligo di assistenza
ROMA - Non ha richiamato il figlio sul cellulare, ed è stata condannata ad un mese di reclusione dal Tribunale penale di Roma. I giudici hanno deciso che la signora violava gli obblighi di assistenza familiare che i genitori, questo dice il codice, hanno nei confronti dei figli minorenni.
La donna, 46 anni, separata e con un figlio di quindici anni, è stata convocata in tribunale a causa di una querela denuncia presentata nel 2000 dall'ex marito contro la ex moglie, accusata di essere venuta meno agli obblighi di assistenza morale e materiale nei confronti del figlio.
In sostanza l'uomo accusava la ex consorte di non aver richiamato il figlio, nonostante le ripetute telefonate di quest'ultimo. E questo è bastato ai giudici per decidere che la donnadovesse essere condannata. I magistrati hanno richiamato, nella sentenza con cui hanno dato 1 mese di reclusione alla donna, proprio quanto denunciato dall'ex marito. "Il ragazzo telefonava - è detto nelle motivazioni - alla madre e lei non richiamava al telefonino. Prometteva che avrebbe richiamato, ma non lo faceva mai". Quanto basta per il tribunale di Roma per evadere gli obblighi di assistenza familiare. L'avvocato della donna ha ovviamente annunciato che impugnerà la sentenza.
(13 aprile 2006)
Fonte :
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/cronaca/divorzio-cellulare/divorzio-cellulare/divorzio-cellulare.html