Io, padre separato, riparto dalla casa tolta alla mafia
Da bergamo.corriere.it :
A TERNO D’ISOLA: OGNI ANO NELLA NOSTRA PROVINCIA CI SONO 2.000 SEPARAZIONI E 100 DIVORZI
Nella villetta confiscata, con 100 euro di spese e il cibo offerto da tre supermercati
di Fabio Paravisi
C’è una camera con bagno, più un soggiorno in comune con altri due uomini, ma costa solo 100 euro al mese ed è un aiuto per andare avanti.I 90 metri quadrati di una villetta di via Boccaccio a Terno d’Isola rappresentano il primo esempio bergamasco di un modo per cercare di alleviare il fardello di una categoria disastrata come quella dei padri separati. Che anche nella nostra provincia sono sempre di più: ogni anno ci sono 2.000 separazioni, 100 divorzi e 500 separazioni di conviventi con figli a carico, mentre il totale è di 150.000 persone coinvolte fra coniugi e figli.
«Le assistenti socia ci telefonano e ci spiegano che possono aiutare disabili, anziani e in parte gli immigrati, ma per altri soggetti non c’è niente», spiega Diego Alloni, trevigliese responsabile di «Papà Separati Lombardia onlus» che ha curato l’intervento. La villetta è stata sequestrata alla criminalità organizzata nel 2011 e ceduta dal Comune in maggio. In tre anni è entrato chiunque, sono spariti impianti elettrici, condizionatore e caldaia, porte e finestre sono state sfondate. «I danni erano per 10.000 euro, ma abbiamo sistemato tutto con 1.500 - racconta Alloni -. Appena dicevamo “papà separati” ai titolari delle ditte si apriva il cuore. Ci hanno regalato vetri, porte, materiale elettrico, e ci hanno raccontato le loro storie di gente che non riesce a vedere il figlio da 10 anni o di mogli partite con i bambini».
Gli inquilini potranno restarci un anno (rinnovabile a due) pagando solo acqua e gas, e ricevendo cibo offerto da tre supermercati o dal Banco alimentare. «Vorremmo che quest’iniziativa facesse da traino ad altre», dice l’assessore ai Servizi sociali Giambattista Villa. «Molti separati sono sotto la soglia di povertà - chiarisce Alloni -. Devono risparmiare anche sulle spese essenziali, hanno problemi di salute e sono tra le categorie che muoiono più spesso negli incidenti stradali». L’associazione affronta situazioni drammatiche: «Una decina di nostri associati dormono in macchina, una ventina nei garage, tanti da parenti e amici».
Il primo entrato è di Terno , Gianluigi Ghezzi, 57 anni, artigiano edile, separato da due anni: «Lo scorso anno per nove mesi non ho lavorato, per fortuna mi ha aiutato mio fratello per l’affitto e il cibo. Meno male che adesso ho trovato questa casa. Da tre mesi lavoro, speriamo di continuare. In questi anni ho conosciuto gente messa molto peggio di me, io almeno mio figlio lo vedo».